formaldeide nei pannelli

È urgente armonizzare i parametri vincolanti di formaldeide nei pannelli all’interno della Ue, sia per regolamentare l’importazione di prodotti terzi sia per evitare ostacoli all’interno dello stesso mercato comunitario.

Formaldeide nei pannelli

L’appello arriva dall’assemblea annuale dell’European Panel Federation (EPF), l’organizzazione europea di rappresentanza dei produttori di pannelli, e in particolare dal suo presidente, il friulano Paolo Fantoni, appena rieletto per il suo terzo mandato.
“Attualmente sette su 28 Paesi prevedono un limite cogente alle emissioni di formaldeide – ha spiegato Fantoni – tra questi, la Germania pensa di introdurre unilateralmente regole più restrittive e metodi di test diversi, che però andrebbero a limitare la libera concorrenza all’interno del mercato unico. Tutto questo non solo genera problemi per i produttori europei e lascia aperte le porte all’importazione di prodotti extraeuropei che non rispettano alcun parametro, ma genera anche confusione nel consumatore finale. Chiediamo, quindi, ai nuovi organi dell’Unione Europea l’adozione urgente di una direttiva di armonizzazione della materia”.
I pannelli prodotti in Europa sono utilizzati nell’arredamento, nelle costruzioni, negli imballaggi e in molti altri settori. Lo standard EN13986 prevede attualmente due classi di emissione di formaldeide: E2 ed E1. Il secondo, più basso (pari a 0,1 ppm – parti per milione – come raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità), fin dal 2007 è stato adottato dalle industrie che aderiscono alla Epf.
La Federazione intende spingere per una riduzione precauzionale della sostanza volatile, sulla base delle recenti valutazioni fatte dall’Agenzia europea per le sostanze chimiche (Echa).
“La nostra proposta sulla formaldeide nei pannelli – ha dettagliato il presidente – vuole uniformare le regole in tutti i Paesi dell’Ue, introducendo il limite obbligatorio E1, sia per la produzione sia per l’importazione di pannelli e di mobili. Allo stesso tempo chiediamo di introdurre un ulteriore standard volontario, con emissioni pari a metà E1, a cui i singoli produttori possono aderire”.
Nel 2018 la produzione complessiva europea di pannelli è stata pari a 59,3 milioni di metri cubi, in crescita dell’1,7% rispetto all’anno precedente ma con un trend di rallentamento, visto che l’aumento nel 2017 era stato del 3,2 per cento.
Nel primo quadrimestre di quest’anno gli indicatori, se confrontati con quelli dello stesso periodo del 2018, parlano di un’inversione negativa dei livelli produttivi, diminuiti dell’1,2%, quale conseguenza delle incertezze che colpiscono le filiere industriali a valle.

Il Gruppo Fantoni

L’azienda fondata da Achille Fantoni nel 1882 è leader nella realizzazione di mobili per ufficio, pareti divisorie ed attrezzate, pannelli MDF e truciolari, pavimenti melamminici e pannelli fonoassorbenti.
Tutte le fasi del processo produttivo vengono svolte dal network di società che compongono il Gruppo e che operano sinergicamente per lo sviluppo del prodotto: dalla produzione dei materiali e dei semilavorati, alla progettazione di sistemi d’arredo ufficio innovativi ed ispirati ai più attuali principi del benessere e del design.
Il Gruppo Fantoni produce autonomamente resine, impregna la carta per la nobilitazione dei propri pannelli e, grazie alle centrali idroelettriche e agli impianti di cogenerazione, contribuisce notevolmente al proprio fabbisogno energetico.
Insignito dall’ADI nel 1998 del premio “Compasso d’Oro alla Carriera” per il design primario, il Gruppo Fantoni è diventato punto di riferimento nel suo settore, grazie all’intensa attività del Centro Ricerche: workshop, convegni e pubblicazioni sono gli esempi di un impegno che ne fanno un centro nevralgico di sperimentazione e ricerca.
Dal 1882, architettura, ricerca e total design hanno guidato la crescita aziendale e lo sviluppo di prodotti sempre più innovativi e al servizio del benessere della persona.

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