Metafora cazzotto

Spett. redazione,
siamo un’azienda che produce infissi ed arredi in legno e da tempo siamo abbonati alla vostra rivista (tessera n° 938). Abbiamo più volte chiesto una vostra consulenza su vari argomenti ed abbiamo sempre ricevuto risposte veloci, chiare e molto utili; per questo motivo ci troviamo a porvi il seguente quesito, sperando che anche stavolta possiate aiutarci. Abbiamo un contenzioso con un cliente al quale abbiamo consegnato degli infissi esterni di Rovere Sloveno verniciati con il ciclo all’acqua; una delle cose che il cliente ci contesta è che la vernice degli infissi si è sciolta, provocando delle colature e delle macchie nell’intonaco sia esterno che interno. Noi sosteniamo che il difetto sia dovuto al Tannino, ma non ci è stato possibile effettuare nessuna analisi. Ci siamo rivolti al nostro fornitore della vernice, il quale sarebbe disposto a fare una dichiarazione dove si attesta che la vernice all’acqua non può sciogliersi: potrebbe esserci utile? Capisco che la situazione sia abbastanza complicata e che sia difficile esprimersi, mi farebbe tuttavia piacere un vostro consiglio e una vostra opinione.
Sicuri di una vostra risposta cogliamo l’occasione per inviarvi i nostri più distinti saluti.

Lettera firmata

Egregio abbonato,
da un punto di vista legale, una dichiarazione dove si attesta che la vernice all’acqua non può in assoluto essere la causa di un difetto, fatta dal produttore che l’ha venduta, ha ben poco valore, in quanto è una fonte di parte, anche se sicuramente competente in materia. Da un punto di vista tecnico, premesso che la questione dovrebbe essere approfondita in modo appropriato (conoscendo il ciclo di applicazione, il tipo di prodotti impiegati e le loro schede tecniche e di sicurezza, le condizioni ambientali in cui gli infissi sono stati installati ecc.), non si può escludere a priori che la vernice all’acqua non possa “sciogliersi”, come attesterebbe la dichiarazione del produttore di vernici. E’ infatti noto che nei legni in cui il contenuto in tannino è elevato (rovere e castagno), dopo il ciclo di verniciatura si possono formare piccoli punti scuri sotto il film (in particolare nei cicli con colorazioni chiare), specie quando non vengono rispettati i tempi di essiccazione dei prodotti, oppure quando l’umidità dell’ambiente è troppo elevata o la temperatura è troppo bassa, per cui i tempi di essiccazione della vernice si prolungano eccessivamente. E’ anche noto il fatto che il tannino è responsabile di macchie che si possono creare sui muri e sui davanzali delle case. Questo difetto quasi sempre deriva dall’applicazione di spessore insufficienti di vernice sulle teste, o da un’impregnazione inadeguata, per cui l’acqua piovana entra nei pori del legno, sciogliendo il tannino contenuto nel legno, producendo un liquido scuro che cola e sporca intonaci e davanzali. Proprio per questo è buona norma dare una mano di finitura in più sulle teste, soprattutto quando si verniciano le persiane. Queste macchie si eliminano applicando una soluzione di acqua e ammoniaca e riverniciando tutte le zone rimaste grezze. Ricordiamo inoltre che, sempre a causa del tannino, si creano macchie scure nei punti in cui sono inseriti dei chiodi in ferro o in prossimità delle teste o delle giunzioni, in particolare quando lo strato di vernice applicato è insufficiente per limitare l’assorbimento di acqua. Nella verniciatura all’acqua gli estrattivi possono anche provocare un cambiamento del colore naturale del legno (viraggio) su tutta la superficie o a macchie. Per questo molti produttori di vernice consigliano di applicare un impregnante di colore scuro. Alla luce di quanto indicato, riteniamo evidente che la responsabilità dell’accaduto ricadrebbe comunque su di voi, a meno che possiate dimostrare che i prodotti vernicianti erano scadenti e non adatti al rovere sloveno (che però di solito si comporta meglio rispetto al rovere italiano) per cui la colpa diventerebbe del fornitore.

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