importanza levigatura

La necessità di avere una migliore “finitura” dei manufatti è stata da sempre dettata sia da ragioni di carattere estetico, sia da necessità pratiche: l’importanza della levigatura del legno

UNA LAVORAZIONE ESSENZIALE

L’uomo primitivo, nello svolgimento della sue principali attività, quali la caccia e successivamente l’agricoltura, nel preparare attrezzi, utensili ed armi necessari alla sopravvivenza, già applicava le prime rudimentali tecniche di levigatura.
L’homo sapiens iniziò a migliorare l’aspetto degli utensili in pietra, ottenuti tramite la scheggiatura, affinando una rudimentale tecnica di levigatura che consisteva semplicemente nello sfregamento di pietre con diversa forma e durezza.
Con l’evolversi ed il diffondersi della nostra specie, a partire da 50.000 anni fa, si moltiplicarono gli oggetti fabbricati dall’uomo: arpioni d’osso, accette di pietra, bottoni d’avorio, lucerne in pietra a forma di cucchiaio, ecc., entrarono a far parte di quel mondo di manufatti che, per esigenze ornamentali o pratiche, dovevano necessariamente essere levigati.
Le prime operazioni di levigatura di specie legnose, utilizzate per archi, manici di utensili, lance, ecc., venivano eseguite utilizzando pietre particolarmente porose, oppure sabbia.
L’operazione di levigatura divenne così una costante nell’evoluzione di tutte le tecniche che hanno segnato i passi più importanti della civiltà dell’uomo.
Nella fase storica più recente, con il graduale e sempre maggiore impiego del mobile di arredo, non si ha una corrispondente evoluzione della tecnica di levigatura; è solo nel ventesimo secolo che l’enorme sviluppo industriale della lavorazione del legno determina le condizioni per una rapida innovazione dei materiali e delle tecniche.
L’invenzione del nastro abrasivo industriale ha allargato le possibilità della levigatura, creando i presupposti per la costruzione di macchine e sistemi dapprima manuali, poi sempre più sofisticati, applicabili alle più svariate condizioni di lavoro.
La tecnica di levigatura applicata nella costruzione del mobile e più in generale nel trattamento del legno è quindi molto antica, ma solo negli ultimi decenni, ovvero a partire dal dopoguerra, ha avuto una forte evoluzione.

UNA LAVORAZIONE COMPLESSA

La levigatura è, fra le operazioni di lavorazione del legno, una delle più complesse e varie. La valutazione del risultato di questa operazione si basa spesso più sull’apparenza e sul senso estetico, che su una serie di valori oggettivi; questo è particolarmente vero in tutti quei casi dove l’utilizzatore è fortemente sensibile alla finitura del pezzo.
Per queste ragioni, oggi, l’industria per la costruzione di macchine ed utensili di levigatura, offre innumerevoli soluzioni, talvolta in contraddizione l’una con l’altra.
Le più elementari operazioni costruttive terminano quasi sempre con la levigatura,
che rende possibile, ad esempio:
– l’eliminazione di eventuali bave prodotte da una operazione di taglio;
– la correzione finale del dimensionamento di due pezzi che vanno accoppiati;
– il miglioramento dell’aspetto delle superfici, al fine di renderle più morbide al tatto;
– l’asportazione di impurità, difetti o ossidazione delle superfici;
– la corretta preparazione ad una successiva operazione di verniciatura.

LA TERMINOLOGIA

Sono tanti e talvolta coloriti i termini utilizzati dagli operatori del settore per definire la levigatura, indipendentemente dal suo utilizzo: calibratura, carteggiatura, pomiciatura, satinatura, sgrossatura, uguagliatura, finitura.
Per semplicità utilizzeremo unicamente i termini “levigatura”, con eventuale riferimento al materiale da levigare e “calibratura”.

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