Autorizzazione emissioni solventi in Lombardia

Una nuova puntata del costruttivo dialogo tra un imprenditore impegnato e un direttore non ancora rassegnato…
Per l’autorizzazione delle emissioni di solventi in Lombardia sono state
introdotte alcune positive novità nelle “attività scarsamente rilevanti” (quelle che non hanno bisogno di autorizzazione per le emissioni di solventi in atmosfera) e nelle attività “in deroga”, allargando il campo di applicazione di queste ultime: semplificazioni o complicazioni in vista?
Le modifiche sono state fatte ai sensi dell’art. 272 comma 1 del D. Lgs. 152/2006 – DGR 11/12/2018 n° XI/982, a seguito della disciplina delle attività cosiddette “in deroga” ai sensi dell’art. 272 commi 2 e 3 del D. Lgs. 152/2006 – DGR 11/12/18 n° IX/983

AUTORIZZAZIONE EMISSIONI SOLVENTI IN LOMBARDI: DOMANDE E RISPOSTE

Egr. sig. Direttore, non bastava la fatturazione elettronica a complicare l’avvio del 2019, ci si è messa anche la Regione Lombardia con nuove disposizioni relative alle attività “scarsamente rilevanti” e alle attività in “deroga”, che chissà poi cosa vuol dire. Mi dica brevemente: mi devo preoccupare? Cosa ci capita tra capo e collo?
Egregio Imprenditore, semplicemente la Regione Lombardia ha introdotto qualche positiva novità per le “attività scarsamente rilevanti” (quelle che non hanno bisogno di autorizzazione per le emissioni in atmosfera) e per le attività “in deroga”, allargando il campo di applicazione di queste ultime.

Sig. Direttore, mi perdoni: se si esprime in burocratese, tanto vale che mi legga direttamente il Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia; io ho sempre immaginato il suo lavoro come un servizio ai lettori della rivista: mi sbaglio? Tanto per cominciare: se le attività scarsamente rilevanti non hanno bisogno di autorizzazione, che bisogno c’è di una particolare disciplina della stesse?
In effetti il suo ragionamento ha una certa logica, tuttavia, come sempre, le cose sono un po’ più complicate di quello che sembrano.

Sig. Direttore, per cortesia, venga al dunque, sino ad ora ha tergiversato: io, come tanti colleghi imprenditori, non ho tempo da perdere.
Per le attività “scarsamente rilevanti” la Regione Lombardia, nel passato, prevedeva una comunicazione da inviare al Comune di appartenenza; tale comunicazione non è più obbligatoria all’atto della messa in esercizio / avvio di un’attività scarsamente rilevante (vedi elenco della DGR 982/2018).  Inoltre i gestori di impianti / attività scarsamente rilevanti che, con le precedenti disposizioni, erano sottoposti a prescrizioni autorizzative, sono esonerati dal rispetto delle precedenti prescrizioni (ad esempio i laboratori di analisi che prevedono l’uso di una sostanza cancerogena / mutagena non sono più tenuti ad eseguire controlli ai camini di emissione).

Finalmente è stato chiaro: ma queste attività scarsamente rilevanti, come le individuo?
Le attività “scarsamente rilevanti“, sono elencate nel la parte I dell’Allegato IV alla parte quinta del D. Lgs. 152/2006 e s.m.i.

Sig. Direttore: ma mi prende in giro? Devo indire una “caccia al tesoro” per scovare quel benedetto elenco?
Non la prendo affatto in giro, me ne guardo bene. Per semplificare la ricerca, ho estratto dalla Delibera 982/2018 di Regione Lombardia l’elenco delle attività scarsamente rilevanti (autorizzazione emissioni solventi in Lombardia, tabella 1).

Bene, grazie per la cortesia, ma non abbiamo ancora finito. C’è un’altra deliberazione lombarda, quella delle “cosiddette attività in deroga”: innanzi tutto, quali sono le attività in deroga?
Le attività “in deroga” sono quelle che possono essere autorizzate in via generale, cioè quelle per le quali è possibile acquisire l’autorizzazione con una procedura più semplice di quella ordinaria.

Ci risiamo, caro Direttore, ancora una volta mi è caduto nel burocratese: cerchi di essere un poco più concreto, sono sicuro che può farcela.
Ci provo: per alcune attività (ad esempio carrozzerie di manutenzione, piccole verniciature di legno, ferro, vetro e plastica, lavorazioni meccaniche varie, produzione di manufatti in gomma e in materiale plastico, sgrassaggio metalli con ridotti consumi di solvente, ecc.) è possibile fare domanda di adesione all’autorizzazione in via generale, che Regione Lombardia ha predisposto per una quarantina di attività / lavorazioni, semplificando di molto la procedura di acquisizione dell’autorizzazione. Anche per queste attività ho estratto dalla Delibera 983/2018 di Regione Lombardia l’elenco delle attività in deroga (autorizzazione emissioni solventi in Lombardia, vedi la tabella 2).

Mamma mia che pazienza: ma quali sono queste semplificazioni e, soprattutto, sono reali o sono solo delle pie intenzioni?
In questo caso le posso assicurare che sono reali. Dopo 45 giorni dalla presentazione della domanda di adesione all’autorizzazione in via generale, il richiedente è autorizzato ad operare, in virtù del cosiddetto “silenzio/assenso”. Le ricordo invece che la procedura ordinaria prevede che l’Autorità Competente (Provincia / Città Metropolitana) rilasci l’autorizzazione entro 120 giorni dalla richiesta della stessa; tuttavia molto spesso le autorizzazioni arrivano con rilevante ritardo, procurando non pochi disagi al gestore degli impianti che, sino al rilascio dell’autorizzazione, non possono essere messi in esercizio (pena sanzioni di carattere penale).

Ora che mi ricordo, questa procedura me l’aveva forse già spiegata un’altra volta: ma in cosa consistono le recenti novità introdotte dalla Regione Lombardia?
Sono diverse le novità introdotte, cerco di sintetizzare le più rilevanti:
a) definizione della durata delle autorizzazioni in via generale, per le quali ci sono state, nel tempo, diverse e un po’ contraddittorie indicazioni: ora è assodato, almeno in Lombardia, che le autorizzazioni hanno durata di 15 anni (si intende quelle rilasciate, in Lombardia, a partire dal 2009);
b) impegno della Direzione Generale Ambiente di Regione Lombardia ad emanare altre autorizzazioni in via generale (per medi impianti di combustione, lavorazioni di materiali lapidei, taglio laser su superfici diverse di carta e tessuto, nobilitazione di filati e tessuti, lavorazioni del vetro);
c) impegno della Direzione Generale Ambiente di Regione Lombardia ad aggiornare alcune autorizzazioni in via generale, ampliando il campo di applicazione delle stesse (ad esempio articoli in gomma e prodotti delle materie plastiche potranno essere autorizzati “in deroga” sino a un consumo di materie prime pari a 300 t/anno, in luogo delle attuali 180 t/anno);
d) Possibilità di adesione ad alcune autorizzazioni in via generale anche per stabilimenti autorizzati in via ordinaria (prima ciò non era possibile); in proposito si ricordano operazioni di elettroerosione, lavorazioni di sgrassaggio superficiale dei metalli, verniciature di metalli e vetro, lavorazioni meccaniche, saldature, ecc.

Sig. Direttore, stavolta mi devo complimentare con la Regione Lombardia: o si è forse dimenticato qualcosa di non proprio positivo?
Egr. Imprenditore, è proprio vero che “a pensar male si fa peccato, ma qualche volta ci si azzecca”. In effetti nel nuovo provvedimento che riguarda le attività in deroga è previsto che i dati delle analisi eseguite ai camini di emissione vengano riportati nell’applicativo AIDA, che sarà predisposto al fine di poter inserire le informazioni inerenti gli autocontrolli eseguiti alle emissioni. In sostanza, in futuro non basterà più mandare all’ARPA i risultati delle analisi effettuate ai camini, ma bisognerà inserire tali dati nell’applicativo AIDA.

Ma, sig. Direttore, ho capito bene? Oltre a spendere soldi per fare le analisi ai camini e a spedirle con la Pec (questa, almeno, non costa niente) dovrò anche sprecare del tempo per ricopiare i dati in questa benedetta ed esotica AIDA? Ma politici e funzionari regionali non hanno ancora capito che in un’impresa non abbiamo tempo da buttar via? Se li ricopino loro i dati delle emissioni! Questi applicativi informatici, tra l’altro, mi fanno già accapponare la pelle: ha provato a usare i portali dei SUAP? Un vero calvario. Le faccio una proposta: organizzi un convegno, o come si usa dire, un workshop sulle recenti semplificazioni lombarde, invitando ovviamente i funzionari regionali  e provinciali:  ci pensiamo poi noi imprenditori a farli rinsavire.
Il tema delle autorizzazione alle emissioni di solventi in Lombardia è molto sentito, per cui raccolgo volentieri l’invito, egr. Imprenditore, a patto che lei mi assicuri di non scatenare una rissa con i funzionari degli Enti di controllo.

 

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