vernici esenti da TGIC

E’ di prossima pubblicazione anche in italiano la norma europea che regolamenta la costruzione delle cabine per l’applicazione di prodotti vernicianti in polvere. Riportiamo una breve sintesi dei punti più importanti

La EN 12981, titolata “Impianti di verniciatura Cabine di verniciatura per l’applicazione di prodotti vernicianti organici in polvere Requisiti di sicurezza”, del maggio 2005, è una norma armonizzata (cioè conforme a quanto prescritto dalla Direttiva Macchine 98/79/CE, come precisato nell’Annesso ZA della stessa e riportato nel box di fianco) che si applica ai macchinari e alle relative apparecchiature per i processi automatici e/o manuali di applicazione delle vernici in polvere. I macchinari oggetto della norma devono essere costituiti da una struttura parzialmente o totalmente chiusa, al cui interno siano presenti le seguenti apparecchiature: un sistema di ventilazione forzata; un sistema di filtrazione dell’aria e un sistema di recupero e di ricircolo della polvere verniciante; un sistema di erogazione e distribuzione della polvere verniciante; un sistema di condizionamento dell’aria; un sistema di lavaggio automatico; un sistema di controllo e/o comando; un sistema di rilevamento di incendio e interbloccaggio; un sistema di protezione dall’esplosione; dei dispositivi meccanici per la movimentazione del prodotto da verniciare e dei reciprocatori; un equipaggiamento elettrico; porte e cancelli motorizzati. Sono esclusi dal campo di applicazione della norma, tutti gli impianti prodotti prima della data di pubblicazione della norma stessa, nonché le cabine in cui la vernice viene applicata per immersione, le cabine per l’applicazione di vernici in polvere inorganiche, le cabine destinate alla verniciatura nel settore alimentare e farmaceutico, le apparecchiature i cui requisiti di sicurezza sono già trattati in altre norme europee. La norma, dopo aver dato la definizione (capitolo 3) dei termini principali presenti nel testo, passa in rassegna i diversi tipo di pericolo (capitolo 4) che sono stati esaminati nell’analisi dei rischi fornendo, nel capitolo 5, le prescrizioni per il soddisfacimento dei requisiti di sicurezza e delle idonee misure di protezione ed indicando, nel successivo capitolo 6, le modalità per la verifica dei suddetti requisiti di sicurezza e di protezione che il costruttore deve effettuare mediante apposite liste di controllo. I rischi presi in considerazioni sono quelli relativi a: pericoli di natura meccanica, elettrica e generati dal rumore; pericoli generati da sostanze pericolose (in questo caso, il prodotto verniciante); pericoli di incendio ed esplosione; pericoli generati da guasti all’alimentazione di energia e al sistema di comando dell’impianto. In particolare, l’impianto deve essere dotato di apposita strumentazione e sistemi di comando che effettuino il controllo della velocità dell’aria, il controllo dell’aria di ricircolo, il controllo della portata minima di scarico, il controllo dell’attivazione dell’apparecchiatura di spruzzatura solo con ventilazione forzata attiva, la rilevazione e la segnalazione di un eventuale incendio. La ventilazione forzata deve essere predisposta in modo tale che il flusso d’aria sia in grado di mantenere sempre la polvere verniciante al di fuori della zona di respirazione dell’operatore e, qualora l’operatore dovesse avere la necessità di muoversi attorno ad un pezzo posto in una posizione fissa, allora la ventilazione deve obbligatoriamente essere diretta verticalmente verso il basso. Di particolare interesse, inoltre, è il paragrafo 5.5.2.3 dedicato alle prescrizioni sulle velocità dell’aria all’interno della cabina: in funzione della configurazione considerata (la cui classificazione è riportata in Appendice D), vengono indicate le velocità medie e minime da rispettarsi, mentre le modalità per una corretta misurazione sono indicate nel corrispondente paragrafo 6.5.2.3. Parallelamente a ciò, nel paragrafo 5.6.2.2 vengono fornite precise prescrizioni relativamente alla limitazione della concentrazione di polvere verniciante all’interno della cabina, in quanto il superamento dei valori indicati può portare al rischio di incendio ed esplosione in presenza di una eventuale fonte di innesco (alla cui prevenzione è dedicato il successivo paragrafo 5.6.2.4). Il capitolo 7 è invece dedicato alle prescrizioni relative al Manuale di Istruzioni, con particolare attenzione alle informazioni riguardanti la sicurezza contro il pericolo di esplosioni e la manutenzione della cabina e delle sue apparecchiature. Completano la norma alcune Appendici in cui vengono fornite ulteriori utili informazioni per costruire in sicurezza le cabine in oggetto. In particolare, nella Appendice A, vengono illustrate schematicamente le zone potenzialmente pericolose in termini di esplosività, suddivise in base alla classificazione della EN 1127, riportata anche nel capitolo 3 (Termini e definizioni). L’appendice B fornisce invece delle utili modalità per il calcolo della concentrazione di polvere verniciante in termini di LEL (Limite Inferiore di Infiammabilità), in funzione della velocità media dell’aria di aspirazione. Infine, l’Appendice C riporta le procedure per le prove di rumorosità dell’impianto.

 

Figura 1 – Classificazione delle zone pericolose per cabina a spruzzo con operatore esterno (a sinistra) e con operatore interno (a destra)

Legenda:
1 = Volume interno (Zona 22)
2 = Apertura permanente (Zona 22)
3 = Sistema di recupero aperto (Zona 22)

TABELLA 1 – TARGA DA APPORSI SU UNA DELLE PARETI DELLA CABINA CONFORME ALLE NORME SULLA MARCATURA CE

Nome e indirizzo del fabbricante
Anno di fabbricazione
Tipo di cabina di verniciatura a polvere
Numero di serie
Emissione massima di polvere verniciante per cui il sistema di recupero e la ventilazione forzata sono progettati [g/h]
Superficie totale di tutte le aperture [m2]
Portata d’aria [m3/h]
Potenza installata: elettrica [kVA]