Come scegliere la vernice, il diluente e lo sverniciante? Quali sono i parametri per scegliere correttamente un sistema di verniciatura? Come si leggono le schede di sicurezza e le schede tecniche? Quali sono le normative sull’inquinamento dell’aria e dell’acqua, sui rifiuti e sulla sicurezza del lavoro? Come si preparano i supporti? Come scegliere una cabina di verniciatura? Come scegliere un impianto di depurazione?
Finalmente una risposta a tutti i tuoi dubbi!
La sera del 17 ottobre 1999 moriva improvvisamente Guglielmo Chiapparini, ancora seduto alla sua scrivania, mentre si accingeva a dare i ritocchi finali al suo ultimo libro.
La famiglia ha deciso di affidarmi il compito di revisione, aggiornamento e integrazione di tutto il materiale pazientemente raccolto in quasi cinquant’anni di attività, che oggi mi consente di completare il lavoro che ho cominciato nel 1996, con la pubblicazione del primo volume del “Manuale del verniciatore”, dedicato ai principi generali della verniciatura del legno, un volume tradotto in inglese e spagnolo, di cui sono state vendute migliaia di copie in tutto il mondo.
Ho svolto con particolare impegno questo compito, sia per la stima e la fiducia che la famiglia mi ha riconosciuto affidandomelo, sia per lasciare agli operatori della verniciatura del legno la testimonianza di uno dei massimi esperti del settore che, oltre a svolgere con grande professionalità la sua attività, ha sempre cercato di impegnarsi nella divulgazione della materia per cui ha sempre nutrito un’enorme passione.
E’ solo grazie al lavoro sistematico di Guglielmo Chiapparini che sono stato in grado di realizzare questo secondo manuale, nel quale viene approfondita la conoscenza dei cicli industriali, delle macchine di applicazione e dei prodotti vernicianti utilizzati nella produzione in serie.
Per integrare questa importante parte, ho voluto approfondire anche l’analisi degli aspetti legati alla comparazione delle prestazioni tecniche, di sicurezza e ambientali dei prodotti e delle apparecchiature, iniziata nel primo volume. Questo approfondimento nasce dal fatto che negli ultimi anni, tenendo corsi di formazione e aggiornamento professionale a cui hanno partecipato diverse centinaia di utilizzatori che lavorano sia in aziende artigiane, sia in industrie prestigiose, ho constatato con sorpresa che, a fronte di una capacità pratica eccezionale (che consente all’industria italiana di mantenere un ruolo di primo piano a livello internazionale), nel 90% dei casi la conoscenza delle prestazioni tecniche e ambientali dei prodotti e delle attrezzature impiegate nella verniciatura é bassissimo.
Questa carenza é la causa principale dei problemi del settore, poichè la mancanza di informazione produce errori ed investimenti sbagliati, con pesanti ripercussioni in termini economici, di sicurezza dei lavoratori e di impatto ambientale.
Le schede tecniche vengono poco consultate (anche perché spesso sono redatte in modo approssimativo), i simboli e le frasi di rischio delle etichette non vengono riconosciute, le schede di sicurezza non vengono comprese (complice anche un linguaggio indecifrabile), le principali caratteristiche di sicurezza delle macchine vengono ignorate (fidandosi, a torto, della presenza della marcatura CE): manca insomma la conoscenza degli elementi che consentono di distinguere in modo oggettivo le prestazioni tecniche dei prodotti impiegati, il loro grado di pericolosità e l’impatto verso l’ambiente esterno.
Hanno così buon gioco quei “venditori di fumo” che, per continuare a fornire i loro pessimi prodotti, hanno tutto l’interesse ad avere clienti poco informati, giocando anche con la salute di chi lavora. Per difendersi e per poter scegliere in modo razionale, bisogna conoscere le caratteristiche principali dei materiali, dei prodotti e degli impianti utilizzati nella verniciatura del legno e questo manuale tenta anche di colmare una lacuna in un settore in cui si sono sempre dati molti “consigli per gli acquisti” e poche informazioni.
Per evitare di cadere nella trappola dei profeti dei “prodotti ecologici” (i cosiddetti “ecofurbi”) e della stampa tecnica prezzolata che li supporta, é necessario saper distinguere i segnali di pericolosità e i requisiti prestazionali, imparando a conoscere i prodotti e le attrezzature, senza farsi fuorviare dai luoghi comuni e dagli slogan (esemplare, in questo senso, la falsa contrapposizione tra prodotti “naturali” e “sintetici”).
Bisogna rendersi conto che esiste una profonda differenza tra prodotti pericolosi e “prodotti usati pericolosamente” (la sabbia, di per sé innocua, sparata da una sabbiatrice può provocare la silicosi ai lavoratori non protetti), come anche tra puzza e nocività (l’ossido di carbonio, inodore, é mortale, mentre l’innocuo mercaptano viene appositamente aggiunto al gas di città per far percepire immediatamente, grazie al suo odore pungente, il pericolo determinato da eventuali fughe).
Questo manuale é rivolto agli imprenditori che conoscono il valore dei loro dipendenti, ai tecnici della verniciatura, agli operatori della prevenzione e ai consulenti che sanno quanto é difficile spiegare che il vincolo “oppressivo” delle leggi può essere trasformato in opportunità, ma soprattutto agli utilizzatori che riescono ad usare così bene ciò che non conoscono.