I risultati di un’inchiesta svolta tra i serramentisti abbonati a “Professione Verniciatore” che hanno acquistato una spazzolatrice: abbiamo raccolto giudizi, osservazioni e critiche

A CURA DELLA REDAZIONE

L’INCHIESTA

L’avvento delle spazzolatrici sul mercato dei serramenti ha costituito un notevole passo in avanti nel processo di automazione produttiva, non solo per le imprese di medie e grandi dimensioni, ma soprattutto per le piccole attività, che ormai devono competere anche sul piano dei costi e devono quindi realizzare investimenti che consentano di ridurre l’impiego di mano d’opera. Per capire quali sono i pregi e i difetti di queste macchine, in rapida e costante evoluzione, abbiamo raccolto informazioni e dati tecnici presso i costruttori che operano sul mercato nazionale, ma come è nostra abitudine abbiamo anche svolto un’inchiesta presso alcuni serramentisti abbonati a “Professione Verniciatore” che negli ultimi due anni hanno acquistato una spazzolatrice, raccogliendo il loro parere, le loro osservazioni e le loro critiche. Ne è uscito un giudizio generalmente positivo, che conferma l’utilità di queste macchine, anche se vanno ridimensionate le virtù “miracolose” che qualche fornitore tende ad attribuire alle proprie “creature”. E’ sempre consigliabile effettuare prove approfondite sulle macchine disponibili nelle sale prova dei costruttori, portando i propri pezzi e verificando personalmente i risultati raggiunti.

LA RIVOLUZIONE DELL’ACQUA

Oggi tutti i serramentisti, soprattutto quelli che usano prodotti all’acqua, hanno compreso l’importanza di lavorare perfettamente il legno prima di applicare tinta e fondo, così da poter avere una superficie estremamente liscia e curata, priva di pelo e sporcizia e con gli spigoli lievemente smussati e addolciti. La carteggiatura con nastri abrasivi lascia sulla superficie del legno una peluria più o meno evidente, a seconda del tipo di legno lavorato (su quelli resinosi, sul mogano e similari l’effetto è più evidente, mentre su legni duri il pelo si alza meno), e della grana utilizzata (più fine è la grana e più sottile e corto sarà il pelo). La conferma più evidente si ha analizzando uno sfinestrato, o un riquadro, e notando la differenza di pelosità (soprattutto dopo l’applicazione del fondo) sul traverso rispetto al montante: il traverso sul quale il nastro abrasivo è passato in controvena presenta il pelo fuori vena, a differenza del montante, che presenta il pelo lungovena. Sul traverso, dunque, si è potuto effettuare una troncatura netta del pelo, molto più facilmente che sul montante, dove invece il pelo è stato schiacciato dentro la vena proprio durante la sua formazione. L’unica maniera di liberarsi del pelo di levigatura, che causa la rugosità delle superfici, rendendo necessaria una successiva carteggiatura, è quella di tagliarlo radicalmente prima di qualunque trattamento di finitura. Le spazzolatrici hanno il compito di risolvere questo problema, evitando, o limitando al minimo necessario, un’operazione manuale difficile, costosa e sempre meno “apprezzata” dagli addetti.

I COSTI

Il costo medio delle macchine vendute sul mercato italiano è intorno ai cinquanta milioni, per cui si tratta di un investimento alla portata di aziende che producono almeno una ventina di serramenti al giorno, anche se non sono rari i casi di investimento da parte di piccoli artigiani che hanno problemi di reperimento di manodopera. Per valutare i vantaggi in termini di riduzione dei tempi di produzione, abbiamo effettuato alcune prove presso i nostri abbonati. Ad esempio per carteggiare manualmente una persiana con dimensioni di cm 240×50, ci vogliono circa 15-20 minuti. Con una spazzolatrice sono sufficienti 2 minuti per ogni lato (e intanto che la macchina lavora l’addetto può preparare il pezzo). Poichè il costo medio della mano d’opera è di circa 800 lire/minuto, ne risulta un risparmio medio del costo di mano d’opera di L. 10.000/h. Ognuno poi dà un valore soggettivo al fatto di togliersi uno dei lavori più “rognosi” richiesti dalla produzione dei serramenti: questo fattore ha fatto sì che in molti casi aziende artigiane con produzioni bassissime abbiano acquistato una spazzolatrice, anche se l’analisi dei costi di gestione e d’investimento l’avrebbe sconsigliato.

I PREGI (SECONDO IL GIUDIZIO DEGLI UTILIZZATORI)

La qualità della finitura è costante e questo è molto apprezzato da chi lavora in serie. Si ha una maggiore pulizia e igiene dell’ambiente di lavoro, un valore sempre più apprezzato, soprattutto dalle nuove generazioni. Nella spazzolatura precedente all’impregnazione, si riduce il fenomeno del rigonfiamento della venatura e del sollevamento del pelo, particolarmente evidente nel caso di utilizzo dei prodotti all’acqua. E’ noto infatti che l’uso dei prodotti idrosolubili richiede una preparazione del grezzo migliore rispetto ai prodotti a base solvente. Le spazzolatrici consentono di ottenere la superficie più adatta sia nella fase preliminare di carteggiatura del grezzo, sia in quella di spazzolatura del manufatto trattato con impregnante-intermedio. Quando la produzione raggiunge livelli elevati, l’uso di levigatrici manuali si rivela insoddisfacente: dopo 10 minuti la carta si impasta, con un conseguente costo di sostituzione.

I DIFETTI (SECONDO IL GIUDIZIO DEGLI UTILIZZATORI)

Per raggiungere elevati livelli di finitura ci vuole sempre una finitura manuale, per cui la macchina non riesce a soddisfare tutte le esigenze produttive. Alcuni pezzi si possono carteggiare solo manualmente (ad esempio i battenti). Su legno meranti il sollevamento del pelo causato dai prodotti all’acqua è particolarmente rilevante: in questo caso la spazzolatrice non riesce ad essere efficace.

LE MARCHE: COME LEGGERE I RISULTATI DELL’INCHIESTA

Il dato sul numero di macchine vendute in Italia è stato fornito dalle aziende costruttrici. Il costo delle macchine, fornito dai costruttori, è stato verificato dai nostri redattori, che hanno telefonato agli acquirenti. Il giudizio sul livello di soddisfazione degli acquirenti di spazzolatrici non ha alcun valore statistico, in quanto le domande sono state rivolte a un campione di utilizzatori scelto in modo casuale e quindi non rappresentativo della realtà del mercato. Ad esempio alcune aziende hanno acquistato la macchina diversi anni fa (quando il livello prestazionale era ancora mediocre), mentre altre le hanno acquistate negli ultimi dodici mesi. I risultati sono comunque indicativi del buon livello costruttivo raggiunto dalle macchine negli ultimi due anni. I dati sulla durata delle spazzole e sui costi di sostituzione sono stati forniti dalle aziende costruttrici. Nella realtà la nostra inchiesta ha evidenziato che la durata è molto varia a secondo delle modalità di impiego (tipo di legno utilizzato, cicli di verniciatura applicati ecc.) L’indagine é stata effettuata telefonicamente su un campione di 37 aziende.

CMC

Macchine vendute in Italia: dato non disponibile.
Costo medio: 40.000.000.
Su 4 aziende che abbiamo contattato 3 sono soddisfatte delle prestazioni raggiunte.
Durata delle spazzole e costo di sostituzione non sono stati forniti.
Caratteristiche tecniche: non fornite dal costruttore.

FLADDER

Macchine vendute in Italia: 2.
Costo medio: 80.000.000.
Si tratta di macchine importate dalla Danimarca e quindi con un costo medio superiore a quelle costruite in Italia.
Le due aziende che abbiamo contattato sono soddisfatte delle prestazioni raggiunte.
Durata delle spazzole: 400 ore
Costo sostituzione spazzole: circa 1.500.000.
Caratteristiche tecniche: non fornite dal costruttore.

ITALMECCANICA

Macchine vendute in Italia: 120.
Costo medio: 50.000.000.
Su 10 aziende che abbiamo contattato 8 sono soddisfatte delle prestazioni raggiunte.
Durata delle spazzole: 300-500 ore, in funzione dei legni lavorati e dei prodotti vernicianti utilizzati.
Costo sostituzione spazzole: da un milione di lire in su (500 euro), in funzione dei gruppi installati.
Caratteristiche tecniche fornite dal costruttore: il sistema di carteggiatura incrociata e i diversi cicli di movimentazione delle spazzole, a seconda del manufatto da trattare, consentono di lavorare sia su persiana che su anta. Nel caso della persiana l’azione avviene su tutta la stecca, i montanti e i traversi; nel caso dell’anta l’azione avviene su montanti, traversi e fermavetri. La più recente realizzazione è il centro di lavoro per la carteggiatura-spazzolatura Polywood, il cui principio di fondo è quello di rendere la macchina uno strumento costantemente adattabile alle mutanti esigenze, nel corso del tempo, del cliente; il tutto è stato ottenuto grazie all’installazione, su tutti i modelli della suddetta serie, di un sistema brevettato per la sostituzione rapida dei gruppi spazzolanti. Grazie all’utilizzo di questo sistema ed alla vasta gamma di gruppi abrasivi disponibili, ogni manufatto può essere lavorato nel modo più adeguato e nel minore tempo possibile.

QUICKWOOD

Macchine vendute in Italia: 255 (estero 593).
Costo medio: 50.000.000.
Su 20 aziende che abbiamo contattato 19 sono soddisfatte delle prestazioni raggiunte.
Durata delle spazzole: 400 ore.
Costo sostituzione spazzole: circa 1.000.000.
crea mussatura
Caratteristiche tecniche fornite dal costruttore: il sistema di lame abrasive flessibili che, assemblate in modo da formare dei cilindri spazzolanti di lunghezza diametri vari, utilizzano movimento rotatorio proprio di una spazzola, abbinato a un part colare movimento oscil torio, consente di asportare il pelo di levi tura e nello stesso tempo un utilissimo effetto dei bordi. Il principio di lavoro delle spazzole a lame abrasive si basa sul movimento rotativo, che rimane il movimento principale e più importante del lavoro di spazzolatura, combinato con un’importante oscillazione assiale delle lame leviganti, che nel primo mezzo giro compiono un movimento assiale di circa 60 mm e nel secondo mezzo giro ritornano alla posizione originale, compiendo all’inverso un altro movimento di 60 mm. Dunque uno scorrimento assiale delle lamelle abrasive sulla superficie di lavoro di 120 mm, che si aggiunge al movimento relativo tra spazzola e manufatto. Questo movimento assiale può essere ripetuto fino a oltre 1200 volte al minuto, tante quante saranno le rotazioni della spazzola ogni minuto. Questo significa che i peli della superficie del legno saranno aggrediti non solo in due direzioni (davanti e dietro), ma anche alternatamente da destra e da sinistra, fino a 20 volte al secondo e pertanto drasticamente tagliati via. Anche la smussatura degli spigoli vivi beneficierà sensibilmente di questa azione di abrasione a 360° e sarà notevolmente migliore rispetto ai metodi tradizionali, in cui le lame ruotano e si muovono soltanto in linea retta. Le lame abrasive oscillanti ruoteranno e oscilleranno sui bordi, ognuna per 120 mm, ottenendo un effetto di smussatura che dipende dalla grana utilizzata, ma che assicura un’accuratezza e un’omogeneità di esecuzione di alta qualità. Inoltre la grande flessibilità delle lame abrasive, che con 100 mm circa di lunghezza possono facilmente penetrare in profondità, fino a 40 mm dalla superficie, senza danneggiare la parte superiore, consente di raggiungere facilmente le stecche delle persiane, i sottosquadra degli scuretti, le bugne di portoncini e porte lavorate, nonchè ovviamente i fermavetri e i vari sottosquadra che contornano uno sfinestrato.

VERTEK

Macchine vendute in Italia: 23 (estero 19).
Costo medio: L. 60.000.000
Durata spazzole: 500 ore (o più in funzione del tipo di trattamento da eseguire).
Costo sostituzione spazzole: in funzione del modello della macchina (da 800.000 a 2.500.000).
Caratteristiche fornite dal costruttore: l’alta tecnologia contenuta nella spazzolatrice automatica Sirio 2P, permette la spazzolatura contemporanea di tutte le parti dell’infisso da trattare, in quanto lavora sia nella parte superiore ed inferiore del pezzo, sia nella parte interna della griglia (nel caso di gelosia/persiana) sopra e sotto. In questo modo c’è la possibilità di eseguire con il ciclo avanti/indietro un unico passaggio, avendo il pezzo completamente spazzolato in tutte le sue parti, con due tipi di tela abrasiva diversa, una per la sgrossatura ed una per la finitura. Questa considerazione porta a pensare che i costi di spazzolatura vengano dimezzati e la produttività, a parità di tempo, raddoppiata. Inoltre il software di gestione permette all’operatore di utilizzare la macchina per diversi tipi di lavorazione e di gestire tramite le “memorie” tutti i tipi di legno e di vernici, ottenendo sempre eccellenti finiture.

VIET

Nel corso dell’inchiesta è emerso un caso interessante, anche se unico, almeno secondo le nostre conoscenze. Un produttore di serramenti piani, che vengono lavorati senza ferramenta, dopo aver provato vari tipi di spazzolatrici e dovendo sostituire la propria levigatrice automatica, ha acquistato una calibratrice a 3 nastri con invertitore, facendo un unico investimento di circa 100 milioni di lire. Il terzo nastro marcia a velocità molto lenta e ciò consente di non impastare i nastri, anche se si impiegano prodotti all’acqua. Il risultato è stato positivo, anche se le battute devono essere necessariamente lavorate manualmente.

Spazzolatrici 1 Spazzolatrici 2