Profili cornici

In una tavola rotonda gli operatori del settore hanno fatto il punto sugli aspetti legislativi, tecnici ed economici legati alla verniciatura dei profili e delle cornici in legno, per cercare le soluzioni che consentono di ridurre le emissioni di solventi.

Nell’ambito del SACA, il salone delle cornici svoltosi a febbraio presso la Fiera di Bologna, la nostra rivista, in collaborazione con Specialegno (Associazione nazionale fabbricanti prodotti speciali in legno della Federlegno), ha organizzato un incontro che ha messo a confronto le esigenze e i problemi degli utilizzatori, le esigenze di sicurezza del lavoro e dell’ambiente e le soluzioni rese possibili dalle innovazioni tecnologiche. La verniciatura delle cornici e dei profili in genere è indubbiamente l’operazione che produce le più elevate emissioni di solventi in atmosfera nell’ambito del settore legno. Ormai è diventata comune consapevolezza che sia necessario ridurre i livelli di inquinamento causati da un comparto per altro fondamentale per l’industria italiana, per cui si sono intensificate le ricerche per realizzare macchine e prodotti adeguati alle nuove esigenze. In un settore variegato e complesso, in cui i manufatti (cornici per mobili e per quadri, battiscopa, perlinature e accessori vari) presentano necessità di finitura estremamente diversificate, bisogna impiegare nelle varie fasi applicative la miglior tecnologia disponibile.
Ma qual è la miglior tecnologia disponibile?

I CICLI DI VERNICIATURA

Occorre distinguere molto bene due grandi categorie:

  1. finiture per elementi da edilizia in genere (massiccio o materiali impiallacciati) con finiture a poro aperto opache
  2. finiture su massiccio, MDF e truciolare impiallacciato o rivestito (es. cornici trasparenti e pigmentate per mobile) con aspetto lucido od opaco.

La prima categoria di prodotto richiede cicli più semplici, che impiegano minori quantità di vernice, la seconda categoria di prodotto ha cicli molto più complessi.

CICLI PIU’ UTILIZZATI NELLA VERNICIATURA DELLE CORNICI

 

FASE MACCHINA APPLICAZIONE CICLO A CICLO B CICLO C CICLO D CICLO E CICLO F CICLO G
Spruzzatrice lineare
Tinta
  • grammatura applicata gr/m2
  • residuo secco prodotto %
  • efficienza trasferimento %
30

5

60

30

5

40

30

5

40

  • solventi emessi gr/m2
47 4,7 71
Spruzzo, bilancione
  • grammatura applicata gr/m2
120
Primer
  • residuo secco prodotto %
  • efficienza trasferimento %
60

40

  • solventi emessi gr/m2
120
Spruzzatrice lineare
  • numero applicazioni /ciclo
1 1 1 4
Fondo
  • grammatura applicata (totale)
  • residuo secco prodotto %
80

35

100

35

100

55

120

35

  • efficienza trasferimento %
60 60 60 60
  • solventi emessi gr/m2
86 108 76 520
Bilancione
 

Poli- esterino

  • numero applicazioni /ciclo
  • grammatura applicata gr/m2
  • residuo secco prodotto %
  • efficienza trasferimento %
  • solventi emessi gr/m2
2

240

85

30

240

Spruzzatrice lineare
 

Finitura

  • grammatura applicata gr/m2
  • residuo secco prodotto %
  • efficienza trasferimento %
  • solventi emessi gr/m2
80

35

60

86

80

35

60

86

80

35

60

86

100

35

60

108

100

35

60

108

Trafila
  • grammatura applicata gr/m2
  • residuo secco prodotto %
  • efficienza trasferimento %
  • solventi emessi gr/m2
80

40

100

48

30

98

100

0,60

Totale solventi emessi gr/m2 172 241 209 699 468 48 0,60
Totale solventi emessi (metri lineari) 17 24 21 70 47 5 0,06

I cicli più utilizzati nella verniciatura del legno sono: Ciclo A) Finitura trasparente poro aperto opaco naturale (perlinati, battiscopa, paraspigoli etc.); Ciclo B) Finitura trasparente poro aperto opaco tinto (battiscopa, mantovane, paraspigoli etc.); Ciclo C) Finitura trasparente poro aperto opaco (cornici per porte); Ciclo D) Finitura trasparente lucida od opaca poro chiuso (cornici da mobile); Ciclo E) Finitura pigmentata lucida od opaca poro chiuso (cornici da mobile; Ciclo F) Finitura trasparente poro aperto opaco tinto a trafila (bastoni da tenda); Ciclo G) Finitura UV trasparente a trafila sottovuoto