Il confronto tra l’invecchiamento delle vernici per serramenti naturale e artificiale è fondamentale per valutare l’efficacia dei prodotti. Al Catas la ricerca prosegue
La centralina riparte
Dopo un periodo di ferma a causa dello spostamento degli espositori su cui è montata, la centralina per il rilievo dei dati meteo è stata già riattivata lo scorso autunno.
E’ stata acquistata nel 2014 per ottemperare alle richieste derivanti dalla ricerca denominata “Servowood”, terminata nel 2016, cui hanno preso parte 13 partner tra laboratori e produttori di vernici.
Tra le finalità cui il progetto ambiva era determinare la correlazione tra l’invecchiamento naturale (EN 927-3) e l’invecchiamento artificiale (EN 927-6) delle vernici per serramenti, oltre a considerare le “dosi” di radiazioni e di esposizione all’acqua subite dai campioni esposti all’esterno correlandole agli effetti prodotti. Per far ciò i laboratori partecipanti si sono dotati di centraline di rilevazione di dati meteo dello stesso tipo e modello, acquistandole dal medesimo produttore.
La raccolta dei dati
La particolarità dello strumento sta nella quantità e nel tipo di rilievi, che permettono la registrazione dei seguenti dati:
– temperatura dell’aria (°C);
– umidità relativa dell’aria (%);
– umidità superficiale (0-1), dove 0 identifica che la superficie è asciutta, 1 che la superficie è bagnata (può essere considerato come il punto di rugiada ed è interessante perché l’effetto dell’umidità in superficie per certi versi è più aggressivo di quanto non lo sia l’acqua piovana);
– irraggiamento UVA (W/m2), interessante per il confronto con l’invecchiamento artificiale, ad esempio per la EN 927-6, in cui sono montate lampade UVA 340;
– irraggiamento UVB (W/m2);
– irraggiamento globale (W/m2);
– temperatura superficiale (°C) dei campioni o di provini di riferimento. Ad esempio la temperatura del pannello bianco consente di monitorarla in prossimità della superficie di un pannello realizzato secondo le direttive della norma EN 927-3 e verniciato di colore bianco, in prossimità del quale è inserita una sonda di rilevamento della temperatura; per la temperatura del pannello scuro invece la sonda è inserita in prossimità della superficie di un pannello verniciato con prodotti mordenzati di colore scuro; per la temperatura del pannello trasparente la sonda rileva la temperatura in prossimità della superficie di un pannello verniciato con prodotti trasparenti).
Un confronto efficace
Poter monitorare le condizioni climatiche e degli stessi prodotti in prova (attraverso la verifica delle temperature sui provini verniciati) nel medesimo sito di esposizione è sicuramente una significativa opportunità. Grazie alla quantità di dati ottenibili, sarebbe possibile approcciare una correlazione tra l’invecchiamento naturale e l’invecchiamento artificiale su un determinato prodotto in modo più approfondito.
L’analisi dei dati raccolti insieme alla valutazione degli effetti ottenuti sul prodotto provato potrebbe consentire alle aziende di studiare a fondo e tentare un calcolo della durata del proprio prodotto in uso.
Da tempo il Catas riporta i dati meteo forniti dall’osservatorio meteorologico regionale e li allega ai rapporti di prova di invecchiamento naturale, così da poter motivare eventuali diversità di esito nel caso di prove ripetute negli anni, sapendo che la ripetibilità di un test come questo, dove i fattori determinanti non sono controllabili, non è garantita.
La centralina ora a disposizione fornisce attraverso un software a suo corredo la registrazione dei dati rilevati ogni 10 minuti, pertanto la quantità di dati consente uno studio ed una analisi decisamente più efficace e precisa.