In mancanza di cifre ufficiali abbiamo realizzato un sondaggio tra i produttori sul consumo di vernici in Italia
A cura della Redazione
Il consumo di vernici in Italia
Negli ultimi anni, gli Enti Pubblici che si occupano di inquinamento atmosferico si sono sempre più dedicati alla ricerca di dati che consentano di monitorare i consumi dei prodotti vernicianti a livello nazionale e regionale, in modo da prevenirne l’impatto ambientale, anche con la creazione di norme e leggi adeguate. Data la nostra ultra trentennale esperienza nel settore, ci capita spesso di collaborare all’analisi dei dati, in modo da elaborare stime in modo efficace e “scientifico”, che sono di fondamentale importanza per delineare strategie politiche e legislative riguardanti il controllo delle emissioni industriali in atmosfera, a livello locale, nazionale e soprattutto europeo, in quanto anche l’Italia deve contribuire alla raccolta dei dati da inviare all’Unione europea, che li utilizza come fotografia reale della situazione italiana, frutto di studi e analisi statistiche, che in realtà sono piuttosto carenti.
E’ evidente che tale situazione è il frutto dell’oggettiva mancanza di rappresentatività dell’associazione dei produttori di vernici (AVISA, che fa parte di Federchimica), che nel settore legno vede iscritti soltanto Icro, Nuova Sivam, Sherwin Williams, Sirca e Verinlegno. Non è questa la sede per ricordare i motivi che hanno portato numerose aziende ad abbandonare l’associazione, ma crediamo sia evidente a tutti che l’assenza di dati economici e congiunturali rappresenta una grave lacuna per il nostro settore, in termini di azioni di politica industriale, capacità strategica e possibilità di realizzare attività di lobbyng in modo trasparente ed efficace. Come contributo a surrogare almeno l’attività statistica del settore, la nostra rivista ha inviato a tutti gli “addetti ai lavori” i risultati delle stime che abbiamo raccolto in questi mesi sui consumi del 2013, partendo anche da una vecchia tabella sui dati del periodo 1970- 1998 (vedi tab 1), quando ancora si facevano indagini di mercato in maniera approfondita. Il risultato di questo “sondaggio” è sintetizzato nelle tabelle 2-3 e lasciamo agli operatori del settore il compito di commentare i numeri che emergono, nei quali si evidenzia la forte riduzione dei consumi in Italia, a cui i produttori hanno dovuto far fronte incrementando le quote di esportazione.
Vernici | 1970 | 1980 | 1990 | 1998 | 1970 | 1980 | 1990 | 1998 | %R.S. | %VOC |
Poliuretaniche | 5 | 48 | 47 | 45 | 6 | 66.24 | 70.5 | 63 | 35 | 65 |
Poliesteri | 20 | 30 | 28 | 22 | 24 | 41.4 | 42 | 30.8 | 90 | 10 |
UV | 0 | 2 | 12 | 16 | 0 | 2.76 | 18 | 22.4 | 80 | 20 |
Acqua | 0 | 0 | 2 | 9 | 0 | 0 | 3 | 12.6 | 35 | 5 |
Nitro | 60 | 12 | 6 | 5 | 72 | 16.56 | 9 | 7 | 20 | 80 |
Altre | 15 | 8 | 5 | 3 | 18 | 11.04 | 7.5 | 4.2 | 20 | 80 |
TOTALE | 100 | 100 | 100 | 100 | 120 | 138 | 150 | 140 |
Tabella 1 – Il mercato delle vernici dal 1970 al 1998 (in migliaia di tonnellate)
Tabella 2 – Stima dei consumi di prodotti vernicianti per legno in Italia nel 2013 |
Consumo totale: 100.000 tonnellate |
Prodotti all’acqua = 22% |
Poliuretaniche =40% |
Poliesteri = 12% |
UV = 15% |
Nitro = 1% |
Altre (acriliche, poliacriliche, ureiche) = 10% |
Note: Per i serramenti esterni il 95-98% dei pv utilizzati sono all’acqua. Per i mobili e i manufatti di uso interno il 15-20% dei pv utilizzati sono all’acqua, con una diffusione maggiore nelle aziende medio-piccole.
Tabella 3 – Percentuale di solvente contenuto nei prodotti vernicianti |
Prodotti all’acqua = 2-4% |
Poliuretaniche = 65-70% |
Poliesteri, poliacriliche = 10-40% (a seconda dell’applicazione) |
UV = 2-30% (a seconda dell’applicazione) |
Nitro = 70-90% (a seconda dell’applicazione) |
Acriliche: 40-70% (a seconda dell’applicazione) |
Ureiche: 70-90% (a seconda dell’applicazione) |