vernici IKEA

Quali sono le domande più frequenti fatte dai clienti Catas che operano nel mondo IKEA? Una panoramica utile per approfondire il mondo delle prove prestazionali sulle superfici IKEA.

A cura di Elena Conti – Catas

DOMANDE E RISPOSTE

Perché nello stesso rapporto di prova di resistenza ai liquidi freddi a volte compaiono valutazioni diverse per la stessa sostanza di prova?
Ogni sostanza viene applicata su due zone distinte dell’area di prova, in modo da tener conto per quanto possibile dell’eventuale disomogeneità della superficie. è possibile che un punto della superficie reagisca diversamente da un altro alla stessa sollecitazione. Ciò si verifica soprattutto nel caso di tranciati verniciati con poro aperto, ma anche nel caso di carte melaminiche che possono presentare microdifetti (fori, graffi) che favoriscono la penetrazione del liquido di prova. Per questo motivo è possibile che le due zone di prova riportino valutazioni diverse.

Nel caso di valutazioni diverse per la stessa sostanza di prova, quale risultato si considera?
Ai fini del superamento della prova entrambi i risultati devono soddisfare il requisito previsto dalla specifica di riferimento.

Perché a volte, nonostante il requisito specificato nella Technical Description (TED) per il prodotto da testare sia conformità a Tabella 2.1.B della IOS-MAT 0066, la prova di resistenza al graffio non viene eseguita?
La TED definisce requisiti generici per una certa classe di resistenza, senza distinzioni per tipo di materiale e finitura. Le specifiche per tipo di materiale (legno verniciato, pannello laccato, pannello rivestito, etc.) sono definite nella IOS-MAT 0066, dove sono indicati i requisiti specifici e le prove applicabili a ciascun materiale.
In particolare, la prova di resistenza al graffio non si applica ai pannelli rivestiti, se non per le classi P1 e R0.

vernici IKEA

In quali casi nella prova di resistenza al grasso di superfici con graffi (IOS-TM 0002/2) non si abbina alla prova di graffio l’applicazione di olio di paraffina?
L’olio di paraffina applicato sul graffio serve a evidenziare se l’incisione prodotta sulla vernice sia sufficientemente profonda da raggiungere il supporto (legno). La misura in millimetri della diffusione dell’olio ai lati dell’incisione e sotto lo strato di vernice è un criterio per stabilire il superamento o meno della prova.
Tuttavia:
a) nel caso di vernici pigmentate coprenti non è possibile osservare né misurare la diffusione di grasso nel supporto al di sotto della vernice, pertanto il requisito non è valutabile e non è applicabile; l’unico requisito da soddisfare nel caso di vernici pigmentate coprenti è che lo spessore dell’incisione sia ≤ 0,5 mm;
b) nel caso di rivestimenti (carte, foglie plastiche) la specifica NON prevede che alla prova di resistenza al graffio si abbini l’applicazione di olio di paraffina; inoltre, la prova è richiesta solo per le classi di resistenza P1 e R0, per le quali il requisito da soddisfare è che lo spessore dell’incisione sia ≤ 0,5 mm;
c) I rivestimenti finiti con un ciclo di verniciatura rientrano nel caso b), pertanto la prova di resistenza al graffio è richiesta solo per le classi P1 e R0 e il requisito da soddisfare è che lo spessore dell’incisione sia ≤ 0,5 mm.

Perché a volte quando il requisito specificato nella Technical Description (TED) per il prodotto da testare è conformità a Tabella 2.1.A della IOS-MAT 0066, la prova di resistenza allo strofinio non viene eseguita?
Come spiegato sopra, la TED definisce requisiti generici per la classe di resistenza, mentre le eccezioni sono specificate nella IOS-MAT 0066. In particolare, la prova di strofinio, che consiste nel valutare il trasferimento di colore da una superficie a un tessuto bianco, non è applicabile nel caso di finiture bianche o trasparenti, dove evidentemente non sarebbe osservabile alcun trasferimento di colore. Inoltre, la prova è richiesta solo per pannelli verniciati o laccati, mai per pannelli rivestiti.

Perché a volte non si esegue la prova di resistenza allo strofinio su metallo verniciato?
Solo nel caso di vernice bianca, per le ragioni esposte sopra, la prova non è applicabile.

Perché a volte non si esegue la prova di resistenza al graffio su metallo verniciato?
Sono escluse dalla prova le superfici ruvide e quelle con gloss < 15.

È indispensabile eseguire il condizionamento dei campioni prima della prova?
Il condizionamento in clima controllato (temperatura 23°C, umidità 50%) consente la stabilizzazione del pannello dopo lo stress del trasporto e/o della permanenza in ambienti con condizioni estreme. La specifica IKEA richiede un periodo minimo di condizionamento dei campioni di 7 giorni, che è SEMPRE consigliabile eseguire. Nel caso in cui l’urgenza di completare le prove in tempi brevi non consenta di effettuare il condizionamento, nel rapporto di prova compare una nota per evidenziare questo fatto.

Ci sono dei requisiti sul numero e sulla dimensione dei campioni per le prove?
Sì, in alcuni casi essi sono molto precisi, perché legati alla particolare geometria dell’apparecchiature di prova; in altri casi sono meno restrittivi, ma sempre mirati a fornire una superficie di prova piana e abbastanza ampia da poter eseguire le prove come specificato nel metodo.

Come si preparano i campioni quando l’articolo da testare non ha parti con dimensioni compatibili con quelle richieste per le prove?
Il campione da testare deve essere preferibilmente ricavato dall’articolo per cui è richiesta la prova. Tuttavia, nel caso, per esempio, di elementi metallici tubolari o particolari in legno verniciato con forma e dimensioni non compatibili con quanto richiesto per le prove di resistenza superficiale, è consentito preparare campioni ad hoc, utilizzando lo stesso supporto (acciaio, alluminio, legno di faggio, rovere, etc.) e lo stesso ciclo di finitura impiegati nella produzione dell’articolo per cui è richiesta la prova.

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