prezzo vernici

Il prezzo delle vernici dipende dal prezzo delle materie prime? Il punto di vista del produttore di vernici: speculazione, oligopolio o mancanza di strategie?

Egregio Direttore,

la tua rivista si rivolge per definizione ai verniciatori, anzi – se dobbiamo credere al titolo – a quelli professionali, e si pone come missione l’informazione ed il supporto alla categoria, tipicamente indifesa e soggetta alle vessazioni, alle frodi ed alle furbizie dei cattivi produttori di vernici. Uno degli strumenti messi a loro disposizione, è la pubblicazione dell’andamento dei prezzi di alcune materie prime. Grazie a te, MEK, MIBK, TDI ecc sono oggi ingredienti più conosciuti di pomodoro e basilico nella formula del sugo: i tuoi lettori sono diventati tutti chimici, e possono quindi farci i conti in tasca, anzi “in banca”. Premesso che è il mercato a decidere qual è il giusto rapporto prezzo/qualità del prodotto. Premesso che questo mercato è popolato da una gamma di fornitori talmente ampia per quantità e qualità, da consentire all’acquirente la scelta più idonea alle proprie esigenze. Premesso questo, vorrei misurare l’ingordigia dei produttori di vernici, con un metro un po’ più lungo di quello usato dal Sig. Selva, o quanto meno uguale a quello con cui misura se stesso: torniamo con la memoria al 1995 anche per i prezzi delle vernici, e misuriamo le variazioni medie negli anni successivi, rispetto al costo delle due materie prime che – da sole – rappresentano almeno il 25% degli impieghi (vedi tabella I). Lo stesso dicasi per lo stirene, che, effettivamente, nel 2003 è sceso da 1,3 a 0,76, ma nel ’99 costava 0,40; infatti, il prezzo di mercato del fondo poliestere, diventato “poliesterino” mano a mano che ne calava il prezzo, è sceso rispetto al 2001, ma non è aumentato neppure del 10% dal ’99. Se consideriamo inoltre che negli ultimi anni il “paniere” delle vernici per legno è fortemente cambiato a favore di prodotti di maggior prezzo (acqua e UV), un aumento medio dell’1% annuo in otto anni, potrebbe anche trasformare il fumetto dell’uomo in mutande, in mente al Sig. Selva, in un ritratto dal vero.
Su una cosa il Sig. Selva ha ragione, al di là dei “freddi numeri”: la monotonia e la carenza di argomentazioni dei produttori di vernici, e soprattutto dei venditori, in occasione di quell’evento eccezionale che è l’aumento dei prezzi, vissuto quasi come una vergogna, perfino da quelli che lo annunciano (anzi, lo “sussurrano”): “…no, io con l’aumento per primo non esco…”; “…sì, è vero, ti ho mandato la lettera, ma a te non lo faccio…”; “…te lo faccio, ma se mi fai l’ordine ti faccio uno sconto…”.
E questo teatrino si fa solo, esclusivamente, anzi, non sempre, quando sono aumentate (da tre o quattro mesi) le materie prime.
E le seconde, le terze , le quarte…??? Lavoro, energie, trasporti, manutenzioni…???
E il costo di quello che erroneamente viene chiamato servizio (il termine esatto sarebbe servitù)?
In quel famoso prezzo aumentato dell’1% annuo, quali “optionals” sono compresi? Trasporto gratis, Monte Amiata e isole comprese! Consegne entro due ore dall’ordine, anche due volte al giorno, anche per 3 kg di “bleu vela” al campione! Scorte di magazzino a carico del fornitore! Assistenza tecnica “pre”, “post” e qualche volta “invece” della vendita! Ritiro degli imballi vuoti! Esclusione dei pagamenti in agosto e dicembre perché ci sono le ferie, in settembre e gennaio perché le scadenze sono doppie, e un altro paio di volte all’anno per varie ed eventuali!
Questo ed altro ancora (tutto quanto fa spettacolo), non solo costa, ma costa sistematicamente ogni anno di più; per non parlare poi dei costi imposti dalle norme relative ad ecologia, sicurezza, qualità, dai quali “…quelle povere piccole industrie che fatturano appena poche decine di milioni di euro…“ non possono certo esimersi, contrariamente ad alcuni dei tuoi lettori.
E a proposito di ecologia e trasparenza…visto che il tuo giornale dedica molto spazio a questi temi, mettendo in guardia il consumatore dal diluente truccato, dalla scheda di sicurezza incompleta, dalla garanzia che è una bufala etc., al prossimo convegno sulle tecnologie pulite, suggerisco a te ed ai tuoi concorrenti, di precisare un concetto che, evidentemente, per qualcuno è ancora poco, o già troppo chiaro: ai fini della riduzione delle emissioni di solventi, non è sufficiente che il prodotto all’acqua si legga sulla fattura d’acquisto, devi leggerlo anche sull’etichetta, sulla scheda di sicurezza, ma attenzione, nella latta ci deve essere proprio quello, non un fondo nitro o un opaco poliuretanico!
Probabilmente mi sto giocando le simpatie e gli acquisti futuri di chi si specchia nel mio identikit del verniciatore, che, in quanto tale, accentua in modo provocatorio i lati somatici più marcati e che fortunatamente non rappresenta l’intera categoria, ma non ho resistito a difendere la credibilità, la professionalità e, ahimè, la scarsa redditività delle vernici (il tuo verniciatore non può vedere i conti in banca degli azionisti, ma i bilanci sì)…forse perché sono “invischiata” in questo mondo fin da piccola, da quando il poliestere a velo si vendeva a 350 lire, facevamo qualsiasi colore, purchè fosse avorio o testa di moro e i mobili erano di legno.

Eleonora Ratti
Direttore Commerciale Sirca s.p.a.

VARIAZIONE DEL PREZZO MEDIO DELLE VERNICI PER LEGNO (1995–2002)
Anno Vernici Xilolo Anidride Ftalica
Prezzo
(fonte: Avisa)
Variazione
(su anno precedente)
Prezzo
(fonte: PVL)
Variazione
(su anno precedente)
Prezzo
(fonte: PVL)
Variazione
(su anno precedente)
 

1995

 

2,44

 

 

 

 

 

 

1999 (I trimestre)

2000 (I trimestre)

2001 (I trimestre)

2002 (I trimestre)

2003 (I trimestre)

 

2,43

2,54

2,58

2,62

2,66

+4,5 %

+1,5 %

+1,5 %

+1,5 %

 

0,24

0,44

0,59

0,36

0,49

+ 83 %

+ 34 %

– 36 %

+ 36 %

 

0,32

0,70

0,72

0,55

0,63

+ 118 %

+ 2 %

– 23 %

+14 %

Variazione 2003 su 1999 +9% +104% + 96%

Tabella I – Confrontando i dati sul prezzo medio delle vernici (fonte AVISA) e quelli sul prezzo di xilolo e anidride ftalica, due importanti materie prime per vernici (fonte “Professione Verniciatore”), si nota che le vernici dal 1999 al 2003 sono aumentate del 9%, contro un aumento, nello stesso periodo, del 104% dello xilolo e del 96% dell’anidride ftalica