Un abbonato ci ha chiesto informazioni sulle modalità di verniciatura dei serramenti in legno-alluminio, in quanto sui suoi manufatti si sono verificati gravi difetti che hanno causato un contenzioso con un cliente. Dalle modalità di lavorazione e verniciatura (vedi tabella 1) si evidenzia un errore nella scelta dei prodotti vernicianti
A CURA DELLA REDAZIONE
TABELLA 1 – IL CICLO PRODUTTIVO DEI SERRAMENTI IN LEGNO-ALLUMINIO SUL QUALE SI SONO VERIFICATI I DIFETTI
Materiali
Rovere nord-americano e ramin asiatico
Lavorazioni
Intestatura tavole, sezionatura a listelli, profilatura, levigatura parti diritte
Colorazione profili
Tinteggiatura a solvente con coloranti concentrati liquidi (con tinteggiatrice a spruzzo con giostra)
Applicazione fondo per profili su ramin (poro chiuso)
Verniciatura con fondo poliuretanico a due componenti, con una mano interna e cinque mani esterne (con carosello a bilancelle)
Applicazione fondo per profili su rovere (poro semichiuso)
Verniciatura con fondo poliuretanico a due componenti, con una mano interna e due mani esterne (con carosello a bilancelle)
Levigatura
Parti superiori diritte levigate con nastri grana 400 (con levigatrice a nastri). Parti profilate spagliettate con ruote (con spagliettatrice)
Applicazione finitura
Ultima mano di vernice con opaco poliuretanico a due componenti 30 gloss (con carosello ad aspirazione forzata)
Tolleranze di assestamento
Per gli ingombri totali di sezione, la tolleranza è compresa tra +/- 2%, dovuti a alla variazione fisiologica del legno, mentre per le quote di accoppiamento la tolleranza è compresa tra +/- 0,2 mm
I serramenti misti legno-alluminio sono manufatti di pregio, caratterizzati da un’elevata tenuta isolante esterna ed un buon livello estetico interno. La tenuta nei confronti dell’esterno è ottenuta grazie alla tecnica del “taglio termico”, mediante la quale si effettua l’isolamento termico della faccia interna del profilo in alluminio, così da ridurre la trasmissione del calore dall’interno verso l’esterno e viceversa; la finitura interna è data dal profilo in legno verniciato. Dato che la qualità estetica generalmente richiesta per questo tipo di manufatti è pari a quella richiesta per i particolari di arredamento (mobili, porte, cornici, eccetera), il tipo di finitura della parte in legno ricopre un ruolo essenziale ai fini del risultato. Per questo motivo qualche serramentista meno esperto (soprattutto quelli che hanno sempre prodotto soltanto finestre in alluminio) utilizza vernici bicomponenti poliuretaniche a solvente per interni, che danno un risultato estetico molto elevato, con una pienezza, una trasparenza e una sensazione al tatto tipica dei manufatti per arredamento. In realtà la vernice di finitura dovrebbe avere un buon residuo secco che, dopo l’essiccazione, dovrebbe formare una pellicola che conferisce al manufatto l’aspetto estetico richiesto e la necessaria protezione nei confronti dell’unico agente atmosferico che, in questo tipo di applicazione, deve essere tenuto in debita considerazione: l’umidità ambiente. Il legno, infatti, per sua natura tende sempre a raggiungere l’equilibrio igroscopico con l’ambiente circostante, assorbendo e rilasciando il vapor d’accerramenti qua in esso contenuto. Poichè nei serramenti misti legnoalluminio l’umidità assorbita non può essere ceduta verso l’esterno della casa, a causa dell’isolamento termico fornito dalla parte in alluminio, una non corretta valutazione delle condizioni ambientali interne ed una non accurata costruzione e finitura, possono portare al verificarsi di difetti estetici e protettivi, anche a breve tempo dall’installazione del manufatto. In particolare, lo scambio dinamico di umidità del legno con l’ambiente circostante può provocare due tipi di difetto sul prodotto verniciante applicato: la “sbollatura” e lo scrostamento. Il primo tipo di difetto si manifesta in seguito al continuo passaggio di umidità attraverso il film protettivo, causato sia dagli sbalzi termici giornalieri e stagionali, sia dalle variazioni di contenuto di umidità nell’ambiente; il passaggio delle molecole di vapore attraverso le porosità del film e, soprattutto, il passaggio delle molecole d’acqua che si raccolgono per condensazione sulla superficie dell’infisso in particolari condizioni, provocano col tempo il rigonfiamento degli strati di vernice; tale fenomeno è inoltre tanto maggiore quanto minore è l’elasticità del prodotto verniciante (condizione, quest’ultima, che si manifesta ad esempio quando viene richiesto un elevato livello estetico della vernice in termini di spessore e di brillantezza) e quanto minore è la sua permeabilità. Talvolta, questo difetto è accompagnato da un effetto collaterale che si manifesta sotto forma di fessurazioni e raggrinzimento della bolla: poichè le vernici posseggono un coefficiente di dilatazione termica notevolmente superiore rispetto a quello del legno, il quale subisce gli sbalzi termici con variazioni dimensionali ben inferiori, sottoposte all’azione della temperatura esse tendono ad aumentare le loro dimensioni in misura molto maggiore rispetto al supporto al quale sono ancorate; di conseguenza, il continuo gonfiarsi e ritirarsi del legno, sottoposto alle variazioni di temperatura e di umidità, genera tensioni e trazioni nel film protettivo, che può alterarsi o spaccarsi. Lo scrostamento della vernice dal supporto in legno, invece, si manifesta solitamente a partire dalle giunzioni presenti agli angoli dell’infisso; in queste zone infatti, il film di vernice è spesso assente e quindi l’umidità e l’eventuale condensa possono penetrare più facilmente nel legno, permettendo il distacco del film protettivo. Per ovviare a questi potenziali difetti, il costruttore deve tenere conto, nella scelta della vernice da applicare, delle esigenze estetiche del committente, ma anche e soprattutto delle condizioni ambientali in cui il serramento verrà installato, cercando il giusto compromesso tra le due. Sul mercato è possibile trovare una vasta gamma di prodotti vernicianti adatti allo scopo, ma al contrario dei prodotti per esterno, ormai in gran parte monocomponenti all’acqua, i prodotti maggiormente utilizzati nella verniciatura degli infissi per interno sono monocomponenti e bicomponenti a solvente. Dal punto di vista delle prestazioni tecniche esse presentano delle diversità a seconda della loro composizione: le monocomponenti sono generalmente più elastiche e permeabili e quindi rispondono meglio alle variazioni termiche e di umidità che, come abbiamo visto, provocano i difetti caratteristici di questo tipo di manufatti; le bicomponenti sono invece caratterizzate da una minore elasticità e permeabilità e pertanto sono da sconsigliarsi per questo tipo di applicazioni. Le vernici all’acqua, al contrario, risentono molto meno dei problemi provocati dall’umidità in quanto, per loro natura, sono ad essa molto più permeabili, anche se generalmente la finitura estetica risulta essere di qualità inferiore, fatto, questo, che per la finitura degli esterni è del tutto insignificante, mentre per gli interni ricopre un ruolo fondamentale. In questo senso, il recente forte sviluppo della ricerca sui prodotti all’acqua ha consentito di ottenere notevoli miglioramenti delle prestazioni chimico-fisiche ed estetiche di queste finiture, per cui è fortemente consigliato il loro impiego su manufatti come quelli oggetto di questo articolo. Per contro, tale maggiore permeabilità può essere causa di un eccessivo assorbimento di vapore acqueo da parte del legno, soprattutto in ambienti molto umidi, con possibile conseguente imbarcamento; pertanto è buona norma provvedere ad un’adeguata aerazione dei locali, specie se di nuova costruzione, prima di installare i serramenti.
SERVIZIO PER GLI ABBONATI
Avete qualche dubbio sugli additivi per il trattamento dell’acqua delle vostre cabine? Siete sicuri che non possono provocare la corrosione delle pareti e delle apparecchiature? Inviateci una copia della scheda di sicurezza e della scheda tecnica e vi daremo il nostro parere
info@finishing.it