Diluente Certo
Professione Verniciatore e Arcobalegno stanno collaborando con gli Enti pubblici competenti ad un’iniziativa che prevede un’analisi della produzione e del mercato dei preparati pericolosi. Un’occasione importante per conoscere più a fondo il fenomeno dei “diluenti truccati”.
PREMESSA

Dichiarando l’ambizioso obiettivo di tenere sotto controllo, nei territori di competenza, le sostanze chimiche classificate come cancerogeni dalla normativa sulla etichettatura, si è articolato il programma di lavoro in quattro settori:

    1. formazione del personale
    2. ricerca delle attività che utilizzano cancerogeni
    3. analisi della produzione e del mercato dei preparati pericolosi, verifica dell’etichettatura e delle schede di sicurezza
    4. verifica dell’esposizione ambientale e prescrizioni per limitarla al minimo in base alle conoscenze acquisite e al progresso tecnico.
PROGRAMMA DI LAVORO

L’obiettivo viene descritto come il controllo presso le ditte produttrici della etichettatura e delle schede di sicurezza di prodotti da comparti produttivi dove esista una concreta probabilità che vengano trattate sostanze cancerogene. La normativa di riferimento è quella della etichettatura delle sostanze e dei preparati pericolosi come si articola nella L.256/ 74, nel Dm 28.1.1992, DL 52/ 97 e successive modifiche, nonché le direttive di aggiornamento ed adeguamento alla 67/ 548 e le restrizioni alle immissioni sul mercato, il DL 77/ 92. Per sostanze cancerogene si intendono i cancerogeni, mutageni e teratogeni. L’obiettivo circoscrive un campo di attività troppo vasto per le forze in campo ci si limita, pertanto, ai seguenti settori:
produzione di vernici e smalti (codice Istat 2412 fabbricazione di coloranti e pigmenti) per l’edilizia, l’industria del legno e la metalmeccanica, inchiostri per l’industria grafica smalti (codice Istat 243 fabbricazione di pitture, vernici e smalti, inchiostri da stampa e mastici) e coloranti per tessuti (codice Istat 24666 fabbricazione di prodotti ausiliari per le industrie tessili e del cuoio)
produzione solventi per l’industria (codice Istat 24664 fabbricazione di prodotti chimici vari per uso industriale…)

Sostanza rilevata Numero casi % sul totale
Cellosolve 24 8,6%
Cellosolve acetato 78 30%
Metil cellosolve 12 4,3%
Solventi clorurati 36 12,9%
Alcool metilico 6 2,1%
Benzene 2 0,7%

Presenza di sostanze pericolose individuate in 280 campioni di diluenti nell’arco di circa nove mesi (fonte Catas). I “cellosolve” sono tossici per il ciclo riproduttivo; i solventi clorurati sono sospetti cancerogeni; l’alcool metilico é tossico e nocivo; il benzene é un noto cancerogeno

PROCEDURE DELLA RICERCA

E’ previsto, prima dell’inizio delle verifiche, un momento di informazione e raccolta contributi da tutti i soggetti coinvolti nel programma. Si pensa di rivolgersi a ditte, associazioni di categoria e riviste del settore organizzando una riunione informativa della campagna di prelievi, dei suoi contenuti, delle modalità e delle finalità dell’operazione. I contributi raccolti durante questa fase verranno utilizzati per stendere una procedura operativa definitiva. Le ditte verranno visitate scegliendo casualmente da un elenco preparato da ciascun Uots. ll in modo equanime rispetto ai territori di competenza. Nei casi di constatata infrazione, abbinata a pericolo immediato per la salute pubblica o possibilità di smarrimento delle prove relative al reato, si procederà al divieto di commercializzazione ed al sequestro amministrativo (art.28 DL 52/ 97) informando Regione e Ministero della Sanità.

OBIETTIVI DA RAGGIUNGERE

Individuazione dei flussi di sostanze e preparati per settori produttivi e delimitazione degli ambiti di utilizzo di sostanze e preparati pericolosi.