Le BAT degli impianti di depurazione

Impianti di depurazione dell’aria: chi corregge le BAT (Best available tecnology, cioè migliori tecnologie disponibili)?

LA BIBBIA DELLE BAT PER GLI IMPIANTI DI DEPURAZIONE

Lo scorso novembre è stata diffusa la bozza del documento di riferimento sulle migliori tecniche disponibili (BAT) per gli impianti di depurazione delle emissioni gassose nel settore chimico, in conformità a quanto previsto dalla direttiva 2010/75/UE sulle emissioni industriali (Prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento). Il documento diventerà Il documento diventerà la “Bibbia” del settore, ma qual è stato il contributo del nostro Ministero dell’Ambiente? Siamo sicure che le nostre industrie siano state tutelate?

IL RUOLO EUROPEO NELLA SCELTA DELLE BAT DEGLI IMPIANTI DI DEPURAZIONE

Il documento è una bozza di lavoro dell’Ufficio europeo IPPC (Integrated Pollution Prevention and Control). La Commissione europea ha istituito un forum per promuovere lo scambio di informazioni, composto da rappresentanti degli Stati membri, delle industrie interessate e di organizzazioni non governative che promuovono la protezione dell’ambiente, in base alla decisione della Commissione del 16 Maggio 2011, a norma dell’articolo 13 della direttiva 2010/75 / UE relativa alle emissioni industriali (2011 / C 146/03), GU C 146 del 17.05.2011.
I membri del forum hanno nominato esperti tecnici che costituiscono il gruppo di lavoro tecnico (TWG) che è stata la principale fonte di informazioni per l’elaborazione del documento. Il lavoro del TWG è stato guidato dall’Ufficio europeo IPPC.
Non sappiamo chi siano gli esperti che hanno partecipato a questo forum per l’Italia, ma quel che è certo che non è stata data nessuna diffusione ai contenuti dei lavori agli operatori del settore, pubblici e privati, che si troveranno a fare i conti con le decisioni finali, che vincolano gli stati membri, nei quattro anni successivi alla data di pubblicazione del documento definitivo, a rivedere le autorizzazioni rilasciate agli impianti nazionali in linea con i nuovi valori limite di emissione.

CONTENUTI DEL DOCUMENTO

Il capitolo 1 fornisce informazioni generali sull’industria chimica in Europa e sulla sua rilevanza ambientale per le emissioni nell’atmosfera, nonché informazioni generali sui gas di scarico e sui sistemi di trattamento dei gas di scarico utilizzati nell’industria chimica.
Il capitolo 2 fornisce dati e informazioni riguardanti le prestazioni ambientali degli impianti all’interno del settore e in funzione al momento della stesura, in termini di livelli attuali di emissioni. In particolare, questo capitolo descrive le principali tecniche utilizzate per ridurre le emissioni nell’atmosfera e i relativi livelli di emissione.
Il capitolo 3 descrive in modo più dettagliato le tecniche per prevenire o, laddove ciò non sia possibile, ridurre le emissioni nell’atmosfera degli impianti operativi nell’industria chimica che sono state prese in considerazione nel determinare la BAT. Queste informazioni includono, se del caso, i livelli di prestazione ambientale (ad esempio livelli di emissione e di consumo) che possono essere raggiunti utilizzando le tecniche di trattamento dei gas di scarico, il monitoraggio associato, i costi e le problematiche associate alle tecniche.
Il capitolo 4 presenta le conclusioni sulle BAT quali definite all’articolo 3, paragrafo 12, della direttiva.
Il capitolo 5 presenta informazioni sulle “tecniche emergenti” quali definite all’articolo 3, paragrafo 14, della direttiva.
Osservazioni conclusive e raccomandazioni per i lavori futuri sono presentate nel capitolo 6.

LE FONTI

Il  documento si basa su informazioni raccolte da una serie di fonti, in particolare attraverso il TWG (Gruppo di lavoro tecnico) istituito appositamente per lo scambio di informazioni ai sensi dell’articolo 13 della direttiva.
Le informazioni sono state raccolte e valutate dall’Ufficio europeo IPPC, che ha guidato il lavoro sulla determinazione delle BAT, guidato dai principi di competenza tecnica, trasparenza e neutralità. I
Le conclusioni sulle BAT sono state stabilite attraverso un processo iterativo che prevede le seguenti fasi:
– identificazione delle principali problematiche ambientali per il settore;
– esame delle tecniche più rilevanti per affrontare queste questioni chiave;
– identificazione dei migliori livelli di prestazione ambientale, sulla base dei dati disponibili nell’Unione Europea e nel mondo;
– esame delle condizioni in cui sono stati raggiunti questi livelli di prestazione ambientale, quali costi, effetti incrociati e le principali forze motrici coinvolte nell’attuazione delle tecniche;
– selezione delle migliori tecniche disponibili (BAT), dei livelli di emissione associati (e di altri livelli di prestazione ambientale) e monitoraggio associato per questo settore ai sensi dell’articolo 3, paragrafo 10, e dell’allegato III della Direttiva.
Il giudizio di esperti dell’Ufficio europeo IPPC e del TWG ha svolto un ruolo chiave in ciascuna di queste fasi e nel modo in cui le informazioni sono presentate. Laddove disponibili, sono stati forniti dati economici insieme alle descrizioni delle tecniche presentate nel capitolo 3. Questi dati forniscono un’indicazione approssimativa dell’entità dei costi e dei benefici. Tuttavia, i costi e i benefici effettivi dell’applicazione di una tecnica possono dipendere in larga misura dalla situazione specifica dell’installazione interessata, che non può essere valutata completamente in questo documento. In assenza di dati relativi ai costi, le conclusioni sulla redditività economica delle tecniche sono tratte dalle osservazioni sugli impianti esistenti.

Documento integrale

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