Pericolo morte formaldeide

Vernici e formaldeide

Le aziende del settore stanno eliminando la sostanza classificata cancerogena nel 2016

La formaldeide viene utilizzata nelle vernici per le sue capacità antibatteriche, antifermentative e antimuffa. Si tratta di una sostanza molto pericolosa, a causa anche della sua altissima volatilità. La via di penetrazione è soprattutto quella respiratoria, da cui conseguono alcuni effetti negativi sull’organismo umano, in primo luogo l’effetto irritante, che può avvenire a concentrazioni molto basse (a partire da 0,01 mg/ m3 per quello oculare). La sensibilità individuale è molto ampia ed essendo molto solubile in acqua, riguarda prevalentemente le prime vie aeree (naso, gola). In soggetti sensibili o particolarmente esposti, gli effetti della formaldeide possono diventare cronici.
Dal 2016 nei Paesi dell’Unione Europea è scattata la classificazione come sostanza che “può provocare il cancro” e da alcuni mesi, anche a seguito dei provvedimenti restrittivi emanati in diverse Regioni, ci giungono sempre più frequentemente, sia da parte degli utilizzatori finali che degli Enti pubblici che si occupano di igiene del lavoro, richieste di chiarimento sulla presenza di formaldeide, in particolare nei prodotti vernicianti all’acqua.
Per i limiti di esposizione alla formaldeide in ambienti di lavoro, si è sempre fatto riferimento a quelli previsti dall’associazione americana degli igienisti industriali (ACGIH), pari a 0,37 mg/m3 (0,30ppm) come TLV-Ceiling, che rappresenta quindi il valore raccomandato come limite di concentrazione che non deve essere superato nemmeno per un brevissimo periodo durante la giornata lavorativa.
Per quanto riguarda l’aria di ambienti abitativi, la maggior parte degli stati europei prevede un limite massimo di concentrazione di questa sostanza pari a 0,12 mg/m3 (0,1 ppm).
La Regione Lombardia il 15/11/2016 ha emanato il Decreto 11665 “Linea guida regionale sulla stima e gestione del rischio da esposizione a formaldeide”, di cui pubblichiamo un estratto a parte, in cui viene analizzato il problema della sicurezza nei vari impieghi del prodotto e viene delineata una proposta operativa, con l’indicazione di specifici valori limite di esposizione per la popolazione generale e di esposizione occupazionale.
Abbiamo quindi chiesto ai produttori di vernici di segnalarci le scelte tecniche adottate per eliminare definitivamente la formaldeide e i suoi precursori dalle formulazioni, mantenendo le prestazioni con alternative non cancerogene.
Pubblichiamo le prime risposte pervenute

ICA

L’azienda ICA Group fonda la propria ricerca scientifica sullo sviluppo di vernici sicure e all’avanguardia, unendo ai valori ecologici gli altissimi requisiti estetici e prestazionali dei propri prodotti. La presenza di sostanze cancerogene, o anche solo potenzialmente tali, nei prodotti ICA Group, esige, per etica aziendale, l’immediata valutazione di alternative più sicure.
La scelta di abolire la formaldeide in accordo ai limiti imposti dal Regolamento (UE) n. 605/2014 del 5 giugno 2014, che ne modifica la classificazione da “Carc. 2 – H351: sospettato di provocare il cancro“ a “Carc. 1B – H350: può provocare il cancro“, è stata quindi precedente l’entrata in vigore della nuova classificazione (da gennaio del 2016).
Dietro questa scelta puntuale e rigorosa ci sono i presupposti aziendali di unire alla tutela della salute umana l’alta qualità del prodotto verniciante e la sicurezza ambientale. Tra le più recenti concretizzazioni delle proprie scelte ecologiche nel settore delle vernici, ICA Group ha ricevuto l’importante premio internazionale Interzum Award, a Colonia (in Germania), attribuito per la creazione della nuova vernice a base acqua Iridea Bio, in collaborazione con l’azienda olandese DSM. La linea di prodotti vernicianti bio è la prima al mondo a essere stata realizzata con materiali rinnovabili derivanti da sostanze vegetali “di scarto”. Uno degli aspetti interessanti è la non competitività con l’alimentazione umana e la valorizzazione di materiale di scarto, alla base di uno sviluppo responsabile delle vernici del futuro.
Maria Iris Ferretti, Regulatory Specialist

IVE

Confermiamo che nella gamma completa dei prodotti all’acqua proposta da Lechler, commercializzata con il brand IVE, non è presente la formaldeide.
Mannik Manoukian, Business Communication Support 
Specialist

RENNER

Da qualche tempo l’azienda ha eliminato la formaldeide dalle proprie formulazioni all’acqua. Nelle vernici la formaldeide è una molecola apprezzata per la triplice funzione antibatterica, antifermentativa e antimuffa. Tuttavia, presenta anche due caratteristiche insidiose: l’elevata diffusione nell’aria e l’elevata tossicità. In determinate concentrazioni può provocare irritazioni alle vie respiratorie e alla vista soprattutto a chi soffre di allergie e asma. Ma c’è di più se nel 2004 l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (Iarc) ha dichiarato la formaldeide cancerogena. Per questo, a prescindere dalle normative italiane che, entro certi limiti, ancora tollerano la formaldeide nelle formulazioni, Renner Italia ha deciso di eliminarla dalle vernici all’acqua.
Le prestazioni chimico-meccaniche in precedenza assicurate da quella molecola sono ora garantite da soluzioni sicure per la salute.

SIRCA

Sirca spa da alcuni anni ha provveduto alla sostituzione delle materie prime contenenti, oppure donatrici di formaldeide.
I prodotti finiti coinvolti in queste sostituzioni sono i seguenti:

  • impregnanti all’acqua,dove è stato sostituito il tipo di preservante;
  • prodotti a catalisi acida, ancora in uso in alcuni nazioni, dove è stata sostituita la resina ureica, ora completamente esente da formaldeide;
  • prodotti con essiccazione a forno, dove è stata inserita una resina melamminica esente da formaldeide;
  • prodotti per parquet a base acqua, dove è stata sostituita la cera antigraffio con particolari polimeri.
    A.Tremolada, R&D

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