L’ultimo “bidone” da noi analizzato ci è stato fornito da una grande azienda che lamentava mancanza di distensione e di bagnabilità di una vernice poliuretanica,oltre che il ridotto pot-life. La colpa però non era della vernice, ma del diluente truccato

Il mercato delle vernici per legno negli ultimi anni è stato assalito da rampanti distributori di diluenti che hanno venduto prodotti a prezzi anche del 50% inferiori a quelli di mercato, ma senza alcuna garanzia di costanza, senza il giusto potere diluente e, cosa ancor più grave, dannosi per le vernici e spesso per i verniciatori. Abbiamo chiarito più volte le caratteristiche tecniche essenziali relative al diluente poliuretanico:
– avere un buon potere di taglio, in modo da non doverne mettere forti quantità (che abbassano fortemente il secco del prodotto riducendo, in caso di vernici lucide, il numero di gloss, o variando fortemente quello standard delle vernici opache);
– avere una curva di evaporazione che consenta al prodotto di distendere bene, di ancorare bene al supporto e di non creare difetti superficiali (bollicine, punte di spillo ecc.);
– non alterare le caratteristiche chimico fisiche della vernice.
L’analisi al gascromatografo ha evidenziato l’ennesima miscela di sostanze di recupero, che nulla hanno a che vedere con quella che dovrebbe essere la composizione di un diluente poliuretanico

Acetone 1.6%
MEK 6.3%
Acetone di isobutile 1.1%
Toluene 0.4%
Dicloropropano 27.4%
N-Butil acetato 10.6%
Etilbenzene 10.5%
Xilene 37.3%
Metilglicole 6.1%
EPA 0.4%

DILUENTE TRUCCATO: COMMENTO DEI RISULTATI

L’alto contenuto di Dicloropropano, che tra l’altro ha un peso specifico di 1,16 e quindi consente un aumento dei profitti nella “vendita a volume”, evidenzia la provenienza del prodotto da operazioni di recupero da lavorazioni di altri settori industriali: il riciclatore truffaldino, per risparmiare nelle operazioni di distillazione, non ha estratto le sostanze di scarto o magari le ha aggiunte proprio per aumentare il peso specifico del formulato.
La presenza del Metilglicole, che reagisce troppo velocemente con il catalizzatore poliisocianico, altera le caratteristiche chimico-fisiche del prodotto (resistenza chimica, durezza ed adesione al supporto legnoso).
Il prodotto non è adatto per nessuna vernice poliuretanica e quindi nemmeno per i fondi poliuretanici perché, riducendo la resistenza chimica ed il potere di adesione al supporto, la finitura distende male ed il calo delle vernici è subito evidente.
Dopo l’analisi il diluente è stato sostituito ed i difetti sono scomparsi: sono rimasti solo i danni subiti dall’abbonato per la produzione nel periodo d’impiego del diluente “truccato”, che ora è in causa col fornitore truffatore.

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